Cosa guardare nella finale di Champions League
Tuesday, May 21, 2024
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Un finale da favola, una sottotrama tutta inglese e un elenco di possibili record tra gli spunti più interessanti della finale di UEFA Champions League.
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Lo stadio di Wembley è stato testimone di alcuni dei più grandi momenti della storia del calcio europeo nel corso degli anni e non v'è dubbio che sabato 1° giugno potrebbe aggiungersi un altro capitolo alla sua illustre storia.
Ecco alcuni punti chiave della finale di UEFA Champions League tra Borussia Dortmund e Real Madrid.
Un finale da favola per Reus?
Dopo 12 anni e 428 presenze in prima squadra nel suo club d'infanzia, Marco Reus a fine stagione chiuderà la sua carriera a Dortmund. Il centrocampista offensivo - che l'allenatore Edin Terzić ha recentemente definito una "leggenda vivente" - si è affermato come uno dei migliori giocatori della Bundesliga dopo il passaggio dal Borussia Mönchengladbach al BVB nel 2012, col quale ha segnato 170 gol e fatto 131 assist, vincendo due volte la Coppa di Germania.
Per Toni Kroos del Real Madrid, questa sarà l'ultima partita della carriera, avendo deciso di ritirarsi dopo UEFA EURO 2024. Nella semifinale di ritorno contro il Bayern, il quattro volte vincitore della Champions League è diventato solo il settimo giocatore a collezionare 150 presenze nella competizione e, nell'annunciare il ritiro, ha dichiarato: "La mia ambizione è sempre stata quella di finire la mia carriera al massimo livello". Il sogno di quale delle due icone si realizzerà a Londra?
Sfida tra inglesi a Wembley
La prima stagione di Jude Bellingham a Madrid dopo il suo passaggio dal Dortmund è stata a dir poco straordinaria. Il 20enne aveva segnato 24 gol in 132 partite coi BVB, ma ne ha realizzati ben 23 in sole 40 partite in Spagna, conquistando la Liga e approdando in finale di Champions League. Allo stadio di Wembley si troverà faccia a faccia con l'ultimo calciatore inglese che si era guadagnato la nomea di fuoriclasse prima di lui.
Jadon Sancho ha 24 anni ed è alla sua seconda esperienza a Dortmund avendo segnato 50 gol nelle sue tre stagioni trascorse al BVB prima del trasferimento al Manchester United. Il periodo all'Old Trafford non è stato all'altezza delle aspettative, ma da quando è tornato in Germania la magia sembra essere tornata. Ora si tratta di capire se riuscirà a superare l'uomo che gli è succeduto come la più grande speranza del calcio inglese per il futuro.
Ancelotti punta ad allungare il record
Josep Guardiola, Bob Paisley e Zinédine Zidane hanno tutti vinto questa competizione per tre volte da allenatore. Ma anche questi nomi altisonanti sono stati messi in ombra da Carlo Ancelotti, le cui quattro vittorie – due con l'AC Milan e due col Madrid – sono tutt'ora un primato. Due volte vincitore della competizione da giocatore col Milan, il 64enne è adesso complessivamente alla sua sesta finale di Champions League.
Riflettendo sui progressi compiuti fino alla finale, Ancelotti è rimasto umile come sempre e ha dato il merito ai suoi giocatori. "Sono davvero grato a loro perché hanno lavorato duramente. C'è stata un'atmosfera fantastica", ha detto. "Sono davvero umili e generosi. Penso che sia la migliore squadra che abbia mai avuto nella mia carriera". Con queste parole, pochi scommetterebbero sul fatto che Ancelotti non possa portare a cinque il suo record di successi in questa competizione.
Anche Modrić, Carvajal, Güler e Özcan a caccia di record
Ancelotti non è l'unico che può scrivere nuovi record al Wembley Stadium, perché due dei suoi giocatori potrebbero incidere i loro nomi nei libri dei record se il Madrid dovesse conquistare di nuovo il trofeo. Si tratta di Luka Modrić e Dani Carvajal: i due potrebbero unirsi al grande madrileno Paco Gento come unici giocatori ad aver vinto la Coppa dei Campioni per sei volte.
I due pilastri del Real, rispettivamente di 38 e 32 anni, sono già insieme a Karim Benzema e Cristiano Ronaldo come giocatori più decorati nell'era della Champions League con cinque trionfi l'uno, mentre Toni Kroos potrebbe vincere la sua quinta coppa. All'altra estremità della scala, Arda Güler del Madrid e Salih Özcan del Dortmund sperano di vincere e diventare i primi turchi a sollevare il trofeo.
Gol a grappoli?
Le due squadre si affronteranno per la quindicesima volta in una competizione europea per club e la storia suggerisce che questo incontro sarà ricco di gol e spettacolo. Nei 14 precedenti tra le due squadre, sono stati segnati ben 43 gol – una media di 3,07 a partita. Nelle ultime quattro partite sono stati segnati 17 gol, con almeno quattro reti in ognuna di esse.
Una finale ricca di gol sarebbe in controtendenza rispetto al passato: le ultime quattro finali, infatti, si sono tutte concluse per 1-0. Bisogna risalire alla vittoria per 3-1 del Madrid contro il Liverpool nel 2018 per vedere due o più gol in una finale, con entrambe le squadre a segno.