Robert Lewandowski sul Bayern, sul Dortmund e sulle oltre 100 presenze in UEFA Champions League – l'intervista
Tuesday, April 5, 2022
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"Ho sempre sognato di giocare e segnare in Champions League", ha raccontato l'attaccante del Bayern, Robert Lewandowski, a UEFA.com.
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Terzo nella classifica marcatori di tutti i tempi di UEFA Champions League, dietro Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, Robert Lewandowski continua a segnare con una straordinaria regolarità nella massima competizione per club.
Attuale capocannoniere di questa Champions League con 12 gol, Lewandowski spera di eguagliare il 2019/20, stagione in cui ha vinto la competizione col Bayern ed è arrivato primo nella classifica marcatori con 15 gol. Per celebrare il suo recente traguardo delle 100 presenze in UEFA Champions League, il nazionale polacco ha parlato a UEFA.com.
Sulle 100 presenze in UEFA Champions League
Ho sempre sognato di giocare e segnare in Champions League. Adesso ho superato le 100 presenze e gli 80 gol. Ho un legame speciale con la Champions League.
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Sulla sua formazione calcistica
Ricordo che da piccolo giocavo a calcio ogni minuto libero. Tutto quello che facevo, lo facevo per realizzare il sogno di giocare in un vero stadio da grande.
[Essere stato svincolato dal Delta Warszawa] mi ha reso più forte, non solo come calciatore ma anche come uomo. Ero giovane, avevo perso mio padre da un anno e dovevo decidere cosa fare da grande. Una opzione era dedicarmi al calcio come passatempo, l'altra era impegnarmi ancora di più per dimostrare a tutti che avevano fatto un errore. Naturalmente ho scelto la seconda opzione.
La scheda di Robert Lewandowski
Data di nascita: 21 agosto 1988, Varsavia, Polonia
Altezza: 1,85m
Presenze/gol in competizioni UEFA per club: 129/92
Presenze/gol in UEFA Champions League: 104/85
Presenze/gol in nazionale: 128/74
Sull'addio alla Polonia per giocare col Dortmund
È stata una decisione molto difficile ma sapevo di dover andare all'estero. Volevo dimostrare a tutti che ero l'attaccante giusto, la persona giusta, nel club giusto. Lì ho mostrato a tutti il calciatore che volevo essere. Volevo dimostrare di potere migliorare. Sono davvero felice di ciò che ho realizzato col Borussia Dortmund e di quello che abbiamo vinto. Abbiamo scritto la storia del club.
Prima [del mio esordio in UEFA Champions League a Dortmund], avevo visto e sentito la Champions League solo in televisione. La prima volta in campo, ero un po' deluso che l'inno non fosse così forte come in TV. Ho pensato: "Wow, è tutto vero. Non è un sogno. Non sono seduto sul divano. Sono in piedi pronto a giocare in Champions League".
Sul trasferimento al Bayern
Volevo andare al Bayern per lottare ai massimi livelli per i trofei più importanti. Quando ho sentito dell'interessamento del Bayern, non ho avuto dubbi sulla scelta da fare. Era come fare un gradino in più nella scala. Tuttavia ero consapevole di dover dimostrare ancora di più. Il primo giorno al Bayern, sapevo che con i giocatori intorno a me avrei imparato molto ogni giorno in ogni sessione di allenamento. Dopo due o tre mesi, sentivo già di essere diventato un giocatore migliore.
Che trofei ha vinto Robert Lewandowski?
1 UEFA Champions League (Bayern 2019/20)
1 Supercoppa UEFA (Bayern 2020)
10 campionati (Lech Poznań 2009/10; Borussia Dortmund 2010/11, 2011/12; Bayern 2014/15, 2015/16, 2016/17, 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2020/21)
5 coppe nazionali (Lech Poznań 2008/09; Borussia Dortmund 2011/12; Bayern 2015/16, 2018/19, 2019/20)
Sulla vittoria del triplete e della Supercoppa UEFA nel 2020
Non è stato proprio facile all'inizio della stagione. Non abbiamo iniziato molto bene, non abbiamo giocato bene. Poi è arrivato Hansi Flick e tutto è cambiato; vittoria dopo vittoria, abbiamo lavorato incredibilmente bene. Con il calcio che abbiamo giocato, ogni avversario era intimorito e abbiamo vinto ogni singola partita in Champions League. È stato storico; non era mai successo che qualcuno avesse vinto tutte le partite dalla fase a gironi alla finale. Noi invece ci siamo riusciti.
Non solo abbiamo vinto le tutte partite, ma la cosa incredibile è stato come le abbiamo vinte: nella fase a gironi abbiamo battuto il Tottenham [Hotspur] 7-2, nei quarti di finale il Barcellona [8-2], e abbiamo vinto anche la semifinale [contro il Lione] 3-0 e infine abbiamo vinto la finale contro il Paris Saint-Germain. Tutto è possibile in una finale, ma quel giorno sapevamo che avremmo vinto noi. La nostra fiducia era estremamente alta. Naturalmente, abbiamo rispettato i nostri avversari, ma nel profondo sentivamo e sapevamo che potevamo solo vincere quel giorno.